L’ Alitosi….Un buon alito, una bocca sana! 

Che cos’è?

L’alitosi, ossia l’alito cattivo, è una condizione caratterizzata dall’emissione di odori sgradevoli durante la respirazione, è in questa infatti che si trovano composti volatili solforati.

Questa condizione comporta implicazioni psicologiche non trascurabili e può inoltre essere uno specchio per problematiche orali e non solo.

Esiste un’alitosi fisiologica che è quella che spesso proviamo di prima mattina.

La bocca è asciutta e si è creata una leggera patina sulla lingua. Questa condizione è molto spesso transitoria ed un buon bicchiere di acqua ed un primo lavaggio dei denti, anche senza dentifricio, potrà già aiutare ad attenuarla.

L’alitosi invece persistente è una circostanza da indagare perché potrebbe portare con sé altre problematiche. 

Da dove deriva?

Nel 85% degli stati di alitosi le cause sono orali, è importante parlarne con il proprio dentista o con l’igienista dentale per trovare la soluzione migliore al problema.

I composti volatili responsabili del cattivo odore sono prodotti proprio nel cavo orale ad opera dell’azione metabolica di alcuni microrganismi.

Questi microrganismi provocano infatti la putrefazione di sostanze organiche le quali a loro volta generano composti volatili. Le sostanze di cui parliamo sono principalmente presenti nei residui di cibo, nelle cellule delle mucose orali o nel sangue libero eventualmente presente in fasi di infiammazione gengivale. 

Alcune delle cause di alitosi legate alla bocca:

Stili di vita e alimentazione

Tra le cause più comuni senza dubbio troviamo l’assunzione di cibi quali aglio, cipolla, spezie e l’abitudine al fumo.

Odori sgradevoli nell’alito possono persistere fino a 72 ore dopo l’assunzione di queste sostanze in quanto sono legati alla volatilizzazione nell’aria alveolare di metaboliti  maleodoranti circolanti nel torrente ematico a seguito del metabolismo di tali cibi.

Il tabacco, oltre a contenere proprio composti volatili solforati, favorisce anche l’iposalivazione e le problematiche gengivali, due aspetti fortemente legati all’alitosi.


Igiene orale

Una non corretta e accurata igiene quotidiana porta al deposito di residui di cibo, una delle cause principali di alito cattivo.

è fondamentale dedicare il giusto tempo ad un corretto spazzolamento, all’uso di presidi di pulizia interprossimale ed anche alla pulizia del dorso linguale, zona caratterizzata da un’anatomia variabile in cui le papille gustative creano estroflessioni ed irregolarità epitelio-connettivali.

Siti quindi di colonizzazione batterica e produzione di composti volatili.

Altre problematiche orali

Infiammazione gengivale, mancanza di saliva, formazione di nuove carie e piercing orali.

Circa un terzo delle persone che soffre di parodontite presenta alitosi. Numerosi studi hanno dimostrato un’associazione tra benessere gengivale e alito cattivo.  La mancata rimozione del biofilm induce meccanismi di distruzione enzimatica del parodonto con formazione di tasche parodontali, habitat perfetto per la proliferazione batterica.

Anche la mancanza di saliva porta ad un possibile sviluppo di alitosi. Essa infatti svolge un ruolo fondamentale all’interno del cavo orale in quanto favorisce l’apporto di ossigeno ai biofilm orali, limita la proliferazione di microrganismi anaerobi e svolge un’azione di auto detersione.

Non dimentichiamoci inoltre che la possibile formazione di nuove carie o vecchie otturazioni non più congrue potrebbero portare alla formazione di nicchie in cui i residui di cibo potrebbero depositarsi ed iniziare a decomporsi.

Ognuna di queste cause può essere trattata in modo specifico ed appropriato. Vedremo infatti in seguito l’importanza di buon esame orale per un corretto trattamento.

Alcune delle cause extraorali

Malattie respiratorie o gastrointestinali

Le più frequenti cause non orali sono affezioni infettivo-infiammatorie di interesse otorinolaringoiatrico tra cui sinusiti, tonsilliti o ostruzioni respiratorie nasali siano esse croniche o transitorie. In questi casi si riscontra sul terzo posteriore della lingua secrezioni mucose ricche di microrganismi.

Diabete mellito

I pazienti diabetici mostrano livelli di chetoni nel loro alito più alti rispetto alla norma anche in situazioni di glicemia stabile. Sono proprio i chetoni i responsabili dell’alitosi nel paziente diabetico.

Assunzione di farmaci

La via polmonare è una via di eliminazione di  alcuni cataboliti terminali rilasciati nella circolazione sistemica a seguito dell’assunzione di diversi farmaci. Questi cataboliti possono portare a transitorie situazioni di alitosi.

Sono inoltre presenti diversi farmaci che riducono il flusso salivare portando alle conseguenze di cui abbiamo già precedentemente accennato.

Diagnosi:

per una corretta diagnosi è opportuno partire da un colloquio anamnestico finalizzato a capire lo stile di vita del paziente, le sue abitudini voluttuarie, eventuali assunzioni di farmaci e presenza di patologie extraorali.

Successivamente si potrà procedere con un esame obiettivo orale per valutare l’igiene domiciliare, il flusso salivare e lo stato di salute di tutta la bocca.

Per avere una diagnosi certa è possibile eseguire degli esami tra cui la misurazione organolettica, la valutazione strumentale dell’alitosi ed un’autovalutazione dell’alitosi. 


Come risolverla?

Come abbiamo già detto, nella maggior parte delle condizioni di alitosi le cause sono orali.

Un primo controllo odontoiatrico ti permetterà di :

- valutare che nella tua dieta non siano presenti quantità eccessive di alimenti alitogeni,

- modificare gli stili di vita errati quali il consumo quotidiano di alcool e l’uso di sigarette,

- rivedere le giuste manovre di igiene orale. Come spazzolare accuratamente i denti, la lingua e come pulire gli spazi interprossimali. 

- valutare il flusso salivare,

- controllare lo stato di salute della bocca.

Vediamo quindi che lo spazzolamento della lingua deve essere eseguito con tongue scraper svolgendo movimenti leggeri dalla parte posteriore a quella anteriore.

Per favorire la secrezione salivare è fondamentale essere sempre ben idratati, semplicemente assumendo più acqua durante il giorno oppure utilizzando degli stimolatori salivari o sostituti salivari. 

Ci sono dentifrici e collutori antibatterici contenenti oli essenziali o a base di enzimi e proteine antibatteriche che aiutano a controllare la proliferazione batterica orale.  L’associazione inoltre dello sciacquo con un eventuale gargarismo porta al controllo batterico anche delle superfici delle logge tonsillari.

Nonostante sia conosciuto il forte potere antibatterico della clorexidina, è sconsigliata l’assunzione di quest’ultima per il controllo dell’alitosi in quanto i suoi effetti indesiderati legati all’uso prolungato non sono da sottovalutare.

Al giorno d’oggi inoltre sta avendo sempre più spazio l’uso di probiotici, ossia organismi vivi che apportano beneficio alla salute.


Più la tua bocca sarà pulita e meno odori sgradevoli potrai sentire.

L’igiene orale professionale ogni 6 mesi ti permetterà di mantenere una buona condizione nel tempo.  Non dimenticarti che una dieta corretta e l’astensione dal fumo  sono sicuramente alla base della salute del tuo organismo ed anche della tua bocca!